Ogni azienda, a prescindere dalla sua dimensione, ha al suo interno un Capo, anche se in realtà quello di cui ogni team professionale necessita, per raggiungere gli obiettivi prefissati in modo sereno, è un Leader.
Il Capo è una persona dalla mentalità logica che tende a gestire l’azienda e il personale in maniera fredda, razionale e non empatica, mentre il Leader, tende a motivare e ispirare ed è molto empatico verso i suoi collaboratori.
Lavorare a un progetto con il supporto di un team è molto vantaggioso rispetto a un lavoro individuale. Poiché un insieme di menti creative uniche e diverse tra loro, può portare alla realizzazione di progetti speciali, eccellenti, di successo.
Eppure, non è un’impresa semplice.
CAPO O LEADER?
Quali sono le differenze tra capo e leader? “Il leader guida, il capo conduce” sosteneva Theodore Roosevelt. Per me è la sintesi perfetta!
Come imprenditore di successo sento spesso colpevolizzare i propri subordinati per non aver raggiunto quel traguardo, per non aver portato a termine un progetto, per aver fallito. Eppure anche un gruppo formato dalle menti più eccelse, se guidate male, può non avere successo.
ESSERE LEADER, UNA CAPACITÀ INNATA
Alcune persone hanno un’innata capacità di leadership: se messe alla prova, si scoprono leader carismatici e riescono a guidare i collaboratori verso l’obiettivo comune. Altri dotati di meno carisma impartiscono ordini, instaurano un rapporto piramidale, posizionandosi al vertice e, nonostante l’impegno profuso non ottengono successo.
Per essere un buon Leader la comunicazione è importantissima. Il modo con cui ci si approccia alle altre persone e ai propri collaboratori è fondamentale per la buona riuscita delle relazioni professionali, nonché di successi e risultati a lungo termine.
Guidare un gruppo di lavoro non è certo impresa facile. Ognuno di noi ha il proprio carattere e le proprie abilità. Le persone non sono tutte uguali e proprio per questo ragionano in maniera diversa. Eppure, da un certo punto di vista ciò è anche positivo, in quanto è proprio dal brainstorming di menti differenti che nascono le idee più geniali ed innovative.
MA QUALI SONO LE DIFFERENZE FRA CAPO E LEADER?
Un Capo dirige senza freni, non ascolta gli altri del team e non comunica. Crea istintivamente un clima di tensione pensando di far performare meglio il team e ottenendo invece il risultato opposto. Il Capo prende decisioni senza condividerle col team, non cerca confronti ma da ordini.
Un Leader gioca in prima linea, dice “noi” e mai “io”, coinvolge il team, mette a proprio agio le persone e crea un clima di lavoro sereno e funzionale. Un Leader domanda, chiede l’approvazione, ascolta i punti di vista e, insieme ai collaboratori, arriva al risultato.
Soltanto un Leader empatico è in grado di delegare con successo creando e fornendo ai propri collaboratori gli strumenti più adatti per raggiungere gli obiettivi.
COSA FA LA DIFFERENZA? LA MOTIVAZIONE
Le persone che compongono una squadra, nello sport come in ambito professionale, necessitano di un elemento fondamentale per produrre risultati vincenti: essere motivate.
La motivazione è alla base di qualsiasi grande impresa poiché crederci fino in fondo e metterci passione in quello che si fa, costituiscono quell’elemento imprescindibile e quel giusto mix che porta al successo.