Un obiettivo è un sogno con una data di scadenza: se non ti dai una scadenza un sogno rimarrà sempre tale!
La prima cosa da fare è capire da dove parti, chi sei, qual è la tua situazione iniziale.
Immagina il tuo obiettivo come un viaggio. Sai dove ti trovi, ipotizziamo a Roma. Se non sai qual è la tua meta continuerai a lamentarti del fatto che Roma non ti piace, ma resterai comunque lì.
Che poi è quello che fa la maggior parte della gente: lamentarsi della propria vita ma non fare assolutamente nulla per cambiarla.
Qualcuno, per fortuna, invece sa cosa vuole, sa dove vuole andare, per esempio a Milano. E questo è già un bel passo avanti, certo.
Peccato che molti, una volta scelta la meta e scelto l’obiettivo, per una serie di motivi non riescano a raggiungerli.
Alcuni, i perfezionisti, prima di partire aspettano che venga costruita un’autostrada senza curve e perfettamente in piano, che la temperatura sia ottimale, etc. L’obiettivo è evitare di correre qualsiasi rischio, ma la conseguenza è che passeranno la loro vita ad aspettare le condizioni perfette, che probabilmente non arriveranno mai. E così rimarranno per sempre dove sono.
Poi ci sono gli sprovveduti, quelli che partono in quarta, senza nemmeno aver dato un’occhiata alla cartina. Entusiasti e impulsivi, per la fretta di partire sbagliano direzione e anziché puntare verso il Nord, vanno in direzione est, oppure a ovest, o addirittura si dirigono in direzione sud.
Anche loro a Milano non ci arriveranno mai, perché un viaggio va studiato prima di partire!
Per raggiungere un obiettivo è fondamentale stabilire dove ci si trova, dove si vuole arrivare e in quale direzione si trova la nostra meta.
Adesso è opportuno fare una macro valutazione dei mezzi che si hanno a disposizione per raggiungerla. In base alle risorse economiche e al tempo di cui si dispone puoi scegliere di andare a Milano in aereo, in treno, oppure in auto.
Se ad esempio non hai molto budget devi fare una cernita più attenta dei mezzi. Allo stesso modo, se hai solo due o tre ore di tempo devi per forza prendere l’aereo.
Se invece puoi prendertela con calma puoi anche permetterti di risparmiare un po’. Se hai a disposizione un mese, per assurdo, potresti fartela anche a piedi, se lo volessi!
A questo punto dovrai valutare i possibili ostacoli che potresti incontrare durante il viaggio, ma senza andare troppo nel dettaglio. Se è inverno, per esempio, e hai deciso di viaggiare in auto, pensa che potrebbe nevicare, pertanto è meglio se ti doti di catene per la neve.
Perché non devo valutare anche i più piccoli ostacoli nel dettaglio?
Elencare tutti i possibili problemi che potresti incontrare durante il viaggio non ti farebbe partire affatto. Fare una valutazione troppo attenta ti prenderebbe tempo, e più passa il tempo più passa l’entusiasmo.
Con il passare dei giorni tenterai di auto boicottarti per poter restare nella tua zona di comfort. Spaventato da quella mole di possibili, ma improbabili tragedie, preferirai rinunciare alla tua meta e spendere il budget che avevi previsto in un’auto nuova, o in uno sfizio qualsiasi.
Invece ora che hai tutto puoi partire.
Dopo aver fatto una macro valutazione di fattibilità, passa subito all’azione prima che la tua zona di comfort ti richiami e ti faccia cambiare idea.
Attenzione però, per quanto tu sia sicuro della tua direzione non fare l’errore di percorrere la strada tutta d’un fiato, senza fermarti mai.
Anche in questo caso rischieresti di non arrivare perché se la traiettoria, in partenza fosse sbagliata anche solo di un grado, ti ritroveresti a Bergamo anziché a Milano.
Il segreto sta nel monitorare il viaggio, fermandosi ogni tanto per valutare se si sta andando nella direzione giusta: se ci si accorge che si è usciti fuori rotta, riaggiustare il tiro e ripartire, per poi fermarsi ancora, ricontrollare i parametri, aggiustare ancora la direzione e ripartire. E così via, fino a raggiungere la meta.
Magari ci metti più tempo, ma alla fine puoi essere certo che raggiungerai l’obiettivo.
Monitorare il tuo viaggio è il segreto per raggiungere l’obiettivo.
Si chiama controllo di gestione ed è fondamentale quando si dirige un’attività. Ogni due o tre mesi mi fermo e controllo come e dove siamo arrivati, in quale direzione stiamo andando, se stiamo rispettando tutti i parametri che avevamo stabilito ed eventualmente cosa possiamo correggere.
Festeggiamo!
Festeggiare un traguardo è importante. Festeggiare regala un senso di benessere che pervade la persona fin nel profondo, spingendola a porsi nuovi obiettivi.
Perché è questo il passo successivo!
Subito dopo i festeggiamenti, all’apice dell’entusiasmo e del successo, bisogna individuare una nuova meta, e ricominciare da capo.
Siamo come sassi che rimbalzano sull’acqua: se rallentiamo o ci fermiamo andiamo a fondo.
Insomma, mai accontentarsi?
Mai accontentarsi!